Infertilità, procreazione assistita e percorsi psicologici
La prolungata ricerca di una gravidanza (infertilità) che non arriva è un evento traumatico per la donna e spesso anche per la coppia, un terremoto che irrompe nelle vite dei partner e sconvolge i piani, attivando tante emozioni ambivalenti e difficili da comprendere ed elaborare.
Lo stesso vale per i percorsi di PMA, che mettono a dura prova la donna ma anche il/la partner e la relazione di coppia. Questo perché è faticoso in termini fisici ed emotivi, è spesso lungo e in genere caratterizzato da speranze, attese, delusioni.
A questo si aggiungono variabili specifiche: il tema del segreto (quando non si racconta a nessuno dell’infertilità e/o della PMA) e il conseguente isolamento, le aspettative e le pressioni delle famiglie di origine, il cambiamento della qualità della sessualità in coppia, il senso di colpa nel provare invidia per amici e parenti che hanno figli, il modo diverso dei partner di reagire allo stress e i malintesi che possono derivarne in coppia.
Talvolta accade che la gravidanza arrivi e che questo però generi sentimenti contrastanti e inaspettati, come una enorme ansia nelle coppie di neogenitori, altre volte accade che le neomamme facciano fatica a sentire un legame con il nascituro (con tutti i sensi di colpa che ne derivano). Ecco perché un sostegno psicologico è fortemente suggerito dalle “Guidelines for Counselling in Infertility” (“Linee Guida per la Consulenza nell’Infertilità”) elaborate dal gruppo d’interesse psicologico della ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology).
Percorsi individuali e di coppia possono avere diversi obiettivi, a seconda delle specificità della persona/coppia e della fase del percorso di ricerca di gravidanza (con e senza PMA):
Prima del percorso
- Valutare la possibilità di iniziare la PMA
- Valutare altre opzioni (adozione, affidamento, omologa/eterologa, restare senza figli)
- Trattare problematiche di coppia già presenti
- Sostenere la persona/coppia nell’approccio alla PMA
Durante il percorso
- Consentire l’espressione delle emozioni legate al percorso
- Gestire lo stress connesso al percorso
- Prendere delle decisioni
- Mettere a fuoco i propri limiti (temporali o legati alle tecniche di PMA)
- Sostenere la persona/coppia durante il percorso
- Elaborare le perdite
Dopo il percorso
- Sostenere la coppia/persona nella genitorialità
- Comprendere, esprimere e gestire emozioni ambivalenti legate alla genitorialità
- Valutare altre opzioni (adozione, affidamento, omologa/eterologa, restare senza figli)
- Ripensare il proprio futuro e reinvestire in prospettive diverse
- Trattare problematiche relazionali sottostanti