Me lo chiedete spesso: come aiuto un amico o un parente che si trova in una relazione tossica ma che non riesce a capirlo oppure a venirne fuori?Partiamo da qualche presupposto:
- Se non lo capisce, non è perchè è cretina. Semplicemente si trova in un circolo vizioso di sensi di colpa e impotenza, tipici delle relazioni tossiche.
- Se si arrabbia quando glielo dici, è perchè in cuor suo sente che hai ragione, ma non riesce ancora ad ammetterlo a se stessa: se ci riuscisse, non avrebbe una dipendenza.
- Se si sta isolando è perchè questo la mette in contraddizione con se stessa, non perchè non ti vuole bene; a volte è anche il partner a fare pressioni perchè chi parla male di lui venga fatto fuori.
Ora veniamo a noi. Ecco cosa ti sconsiglio di fare:
- Giudicarla o colpevolizzarla, alimenterebbe solo la sua impotenza e i suoi sensi di colpa.
- Fare finta di niente, perchè alimenterebbe il suo atteggiamento di tolleranza verso situazioni inaccettabili.
- Criticare solamente il partner: so che non è facile, ma rischi di fartela nemica. E’ meglio focalizzare l’attenzione sul fatto che lei sta male e che non è accettabile che venga trattata così o si senta così.
- Pressarla a cambiare e lasciare il partner: il pressing non serve, rischia di far sentire giudicata la persona. Ci arriverà coi suoi tempi, tu devi fare come la goccia cinese: lenta, costante, inesorabile.
- Accettare di essere messo in situazioni che non condividi: ci sono volte in cui anche tu sarai trascinato in dinamiche che ti faranno sentire a disagio o che troverai assurde; poni un limite. Aiuterai la persona a vedere che non tutto è lecito. (Es. esci con la tua amica e il suo partner ti telefona per controllare se è con te).
- Abbandonarla: non è facile ma abbandonarla significa toglierle un appiglio per mettersi in salvo.
Cosa puoi fare invece per essere di aiuto alla persona:
- Dire chiaramente cosa pensi ed esprimerle la tua preoccupazione per lei.
- Dare un nome al suo problema: chiamala dipendenza affettiva, chiama i comportamenti del partner maltrattamenti.
- Invitarla ad iscriversi a dei forum o gruppi FB dedicati alla dipendenza affettiva e leggere le storie di altre persone come lei.
- Regalarle il mio corso sulla dipendenza affettiva (poi se vorrà, lo guarderà, ma intanto ce l’ha).
- Non abbandonarla e dirle che ci sarai in qualunque momento, anche se ti sta tagliando fuori dalla sua vita. Questo è molto importante!
- Darle il nome e il numero di un* psicoterapeuta espert* in questo ambito ed invitarla a fare solo un primo colloquio, senza pressarla. E’ meglio darle già il numero, piuttosto che un consiglio generico, perchè riduci le sue eventuali resistenze.
- Accetta che la responsabilità della sua vita è comunque sua e che tu puoi arrivare fino ad un certo punto.