“La coppia è due orti privati e un giardino comune”: ad una delle mie mentori devo questa metafora azzeccatissima. Significa che, se ti curi solo del tuo orto, il giardino sfiorisce e, se ti curi solo del giardino comune, il tuo orto non ti darà più di che nutrirti. Stare in coppia è proprio questo, un continuo esercizio di bilanciamento fra l’Io, il Tu e il Noi. E non è semplice. Ecco perchè le coppie vanno spesso incontro a fasi di piccole o grandi crisi, momenti spiacevoli ma necessari per ricercare un nuovo e più adeguato bilanciamento ed equilibrio.
Ma quali sono i motivi per cui più spesso le coppie entrano in crisi? Vediamoli uno per uno.
- Idealizzazione dell’altro o aspettativa che sia come voglio io: quando ci innamoriamo c’è sempre una idealizzazione reciproca, ma poi deve finire per fare spazio alla consapevolezza di chi è davvero l’altro e alla sua accettazione, nel bene e nel male. Quando non succede, in genere semplicemente uno lascia l’altro; oppure la relazione va avanti a forza di squalifiche, recriminazioni e momenti di illusione.
- Uno dei due fa da genitore all’altro: in questi casi la relazione di coppia non è mai davvero paritaria e spesso la prima area in cui si accusa sofferenza è la sessualità…!
- Mancanza di spazi di autonomia: quando si bada solo al giardino comune e non ci si cura del proprio orto, la relazione si appiattisce su se stessa. Anche se sembra un paradosso, la sfera di vita personale nutre e arricchisce la relazione di coppia.
- Problemi di comunicazione: comunicare non significa solo parlare, ma anche ascoltare e comprendere, mettersi nei panni dell’altro.
- Assenza di negoziazione: le vie di mezzo sono indispensabili in qualunque rapporto, ma è importante che i partner sentano di non essere prevaricati e che il compromesso è una libera scelta. Quando la coppia si incastra su dinamiche di potere, la relazione diventa terreno di grande sofferenza.
- Mancanza di sincerità: le menzogne erodono il senso di fiducia reciproco, che è la base di qualunque relazione affettiva.
- Controllo: come le menzogne, anche il controllo erode il senso di fiducia reciproco. Rientrano nella categoria anche la gelosia, il possesso, e tutte quelle modalità che i partner possono usare per tenere l’altro legato a sè.
- Lasciarsi andare troppo: trascurarsi a lungo inevitabilmente arriva al partner come un segnale di disinvestimento nella relazione, come un “non mi interessa più piacerti” e un dare per scontato.
- Coinvolgimento eccessivo in altre cose: lavoro, attività sociali, passioni, figli. Quando l’attenzione si sposta troppo fuori dallo steccato della coppia, la relazione ne risente e si impoverisce.
- Mancanza di un progetto comune e di valori comuni: a volte questo problema c’è già all’inizio, altre volte subentra nel tempo. Le persone crescono e cambiano e con loro cambiano i valori, le priorità, i bisogni e può succedere che i partner evolvano in direzioni diverse, per cui si allontanano.
- Invischiamento con le famiglie di origine: è un problema presente quasi sempre, in modo visibile (la suocera che ha le chiavi di casa ed entra quando vuole) oppure invisibile (uno dei due partner è ancora tanto “figlio” o molto coinvolto dalla famiglia di origine).
- Manipolazioni, dinamiche di ricatto: non sempre portano a crisi e separazione purtroppo, e dico purtroppo perchè a volte le persone vanno avanti una vita intera in relazioni tossiche. In ogni caso, queste dinamiche logorano il legame che non è vissuto come uno spazio sicuro in cui essere se stessi e sentirsi amati.
Sono tante le difficoltà con cui la coppia si confronta nel corso della sua vita e, chiaramente, più dura il rapporto e più ci saranno sfide da affrontare.
Vediamo ora cosa può funzionare come una protezione per il rapporto, in tutte le fasi della relazione.
- Condivisione: ben vengano attività da svolgere insieme, passioni da portare avanti, esperienze che coinvolgono entrambi. A seconda delle fasi di vita e del tipo di coppia, le aree della condivisione saranno diverse. La logica è sempre la stessa però: insieme bisogna prendersi cura del giardino comune.
- Amici comuni: sono una grandissima risorsa per la coppia, quando si ha la fortuna di averne, perchè funzionano come modelli di confronto, rete di sostegno e testimoni della relazione.
- Tempo per sè: necessario ed indispensabile coltivare anche l’orto personale, quindi ben vengano hobby personali, amicizie non condivise, tempo per sè stessi.
- Dialogo: comunicare, litigare, parlare, guardarsi, toccarsi, sono tutti modi per dialogare e dialogare significa non perdersi di vista e restare in relazione. L’importante è farlo con autenticità. Significa anche rendersi conto quando qualcosa non va e cercare una soluzione, prima che il problema diventi enorme.
- Confini saldi: la coppia è la coppia, lo steccato che delimita l’area della relazione deve essere solido e non confuso. Troppe intrusioni (famiglia di origine o figli, in testa) logorano il legame col rischio di perdersi.
- Chiedere aiuto quando se ne ha bisogno: nelle storie delle separazioni, il più delle volte c’è un momento in cui ci si rende conto che qualcosa non va ma non ci si fa aiutare. Il più delle volte, quel momento era buono, dopo diventa tardi. Ecco che, quando ci sono dei problemi, una grande risorsa della coppia è la possibilità di chiedere l’aiuto di una/o specialista che aiuti i partner a prendersi cura della loro relazione di coppia.