Perchè fare una psicoterapia se soffri di Sindrome dell’Ovaio Policistico?
La Sindrome dell’Ovaio Policistico (detta anche PCOS) è uno dei più comuni disordini ormonali femminili: il 5-10% delle donne in età fertile ne soffre (2008, ESHRE). La PCOS influisce su molti aspetti della salute della donna a più livelli – ormonale, metabolico, riproduttivo, estetico – e per questo ha un impatto negativo sulla sua qualità di vita.
Ma la Sindrome dell’Ovaio Policistico si associa anche a numerose problematiche in ambito psicologico, che dovrebbero essere affrontate attraverso la psicoterapia:
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- disturbi depressivi e sintomatologia depressiva di varia entità;
- disturbi ansiosi e sintomatologia ansiosa di varia entità;
- sentimenti di inadeguatezza e disagio, problemi di auto accettazione, bassa autostima;
- disturbi alimentari (bulimia, abbuffate compulsive);
- problemi nella regolazione emotiva, impulsività, irritabilità, sbalzi d’umore;
- disturbi del sonno;
- introversione, inibizione e chiusura verso l’esterno, solitudine;
- fobia sociale e ansia legata ai contesti relazionali;
- frustrazione, legata ai tentativi infruttuosi di risolvere i danni estetici e le problematiche riproduttive;
- disfunzioni sessuali e problematiche di coppia;
- peggioramento della generale qualità di vita;
- problemi specifici individuali e di coppia legati ad infertilità e percorsi di PMA.
Sono le Linee Guida Internazionali per il Trattamento della PCOS (Teede, 2018) ad indicare chiaramente la necessità di associare un trattamento psicologico alle terapie mediche, per le pazienti che presentino una sofferenza psichica, emotiva o relazionale.
Se vuoi approfondire, sappi che ho scritto un libro dedicato proprio alle conseguenze della PCOS sul piano psicologico, emotivo e relazionale. E’ il primo, e per ora l’unico, libro in italiano che parli di questo argomento. Puoi leggerlo anche se non sei del mestiere, perchè è un testo pensato per le donne che soffrono di questa sindrome.